Premio Arte di parole, studentessa di San Benedetto del Tronto vince la dodicesima edizione
Secondo classificato un suo concittadino. Sul podio anche una fiorentina. Alla premiazione, tenutasi stamani in Palazzo Comunale a Prato, ha partecipato lo scienziato e presidente del premio, Luca Bindi
Quest’anno i finalisti, spezzando la consuetudine dei due ultimi premi, provengono da province del Nord, della Toscana e del Sud. Arrivato alla sua XII edizione nazionale, il Premio ha nuovamente confermato la sua vitalità: non solo l’alto numero di adesioni, ma per la creatività narrativa che emerge nei racconti pervenuti. Teresa Paladin, in rappresentanza del Salotto Conti, ha infatti dichiarato “Gli studenti hanno colto nel segno: racconti evocativi, alcuni di cruda attualità, altri giocati nell’ambito artistico, esistenziale o della malattia, tutti soffusi dei mille contrasti tra il buio e la luce, tra il dramma che incombe e il desiderio di dare un senso positivo alla propria storia”.
L’assessore alla Cultura del Comune di Prato, Simone Mangani, sottolinea: “Anche quest'anno stupisce la maturità e la qualità delle studentesse degli studenti che hanno deciso di cimentarsi con la forma breve del racconto. Autobiografia, immedesimazione, fantasia, padronanza del mezzo. Complimenti a tutti i partecipanti e complimenti a chi ha voluto far nascere Arte di parole. Il Comune anche quest'anno c’è”.
Lo scienziato pratese Luca Bindi, primo in Italia per la descrizione del più alto numero di nuovi minerali e fra i primi dieci ricercatori al mondo per numero di nuove specie mineralogiche descritte, ricopre per il secondo anno il ruolo di Presidente del Premio. “Un risultato - chiosa così Luca Bindi - che dimostra quanto il Premio stimoli la creatività favorendo l’interesse dei giovani, dalla prima all’ultima classe delle scuole di secondo grado, per la letteratura e, in particolare, per la raffinata arte del racconto. Una modalità vincente che rende gli studenti parte attiva del mondo della cultura. Non a caso il Premio è stato inserito nuovamente dal Ministero dell’Istruzione e del Merito tra le Eccellenze Nazionali”. A sua volta Bindi è autore del saggio “Quasicristalli. L’avventura di una scoperta”: la sua presenza testimonia la profonda unità tra le varie dimensioni del sapere, ognuna delle quali risulta essere fondamentale nella costruzione della cultura contemporanea.
“Aderire al premio - afferma Stefano Betti, in rappresentanza della Fondazione Cassa di Risparmio di Prato - vuol dire per i ragazzi riflettere, immaginare, ideare e diventare protagonisti nell’arte della scrittura. C’è così una ricaduta su tutti quelli che partecipano, non soltanto sui premiati. Ognuno dei partecipanti si mette in gioco e, tutti, al di là dei risultati, scoprono che la riflessione e la cultura sono beni preziosi”.
La giuria finale del premio ha selezionato, dopo due precedenti selezioni della giuria dei lettori arricchita dalla presenza di due giovani vincitrici dello scorso anno, i dodici racconti finalisti; di essi i primi cinque classificati hanno ricevuto premi in denaro, rispettivamente dai 600 ai 250 euro, dal 6° al 12° classificato il premio è consistito in buoni acquisto per libri”. Grazia Maria Tempesti, presidente della Giuria del Premio, riflette: “Impegnarsi per costruire il rapporto tra giovani e letteratura e stimolare l’emergere dell’eccellenza è la ricompensa per tutti coloro che danno il proprio tempo perché questo premio, iniziato dal professore Gianni Conti e possibile grazie al ruolo di sostegno fin dall’inizio assunto dall’ Istituto Gramsci-Keynes, sia proseguito in tutti i questi anni”.
Testimonial di questa edizione sono stati gli scrittori Valeria Di Grado, che è stata, a 23 anni, la più giovane vincitrice del Premio Campiello Opera Prima nel 2011, e Valerio Aiolli, romanziere fiorentino e autore di reportage per varie testate giornalistiche.
I racconti dei vincitori saranno pubblicati in un volume, come ogni anno, a cura di Edizioni Polistampa.